Abbiate pietà: anche “sotto” gli obblighi gastronomici delle feste che già sono in arrivo, è possibile rimanere leggeri a tavola?
È possibile, in altre parole, godere di un pasto che sia “di soddisfazione” senza far saltare il contatore delle calorie e qualche bottone alla chiusura dei pantaloni? Risposta: sì, assolutamente. Basta applicarsi: basta andare a cercare le giuste chiavi d’accesso alla questione.
In tale ottica proponiamo ad esempio, di consultare le enciclopedie della cucina alla voce “insalate”; ecco, il capitoletto di quelle “invernali” può riservare sorprese assai piacevoli. Come quella della ricetta di cui vogliamo parlarvi: una “vaschetta” vegetariana con mozzarella Fior di latte, foglie di lattuga romana e polpa d’arancia a cubetti. Sulla sua preparazione non è il caso di soffermarsi: la ricetta si spiega da sola.
Invece è interessante esaminare alcuni tratti salienti della sua costruzione sensoriale. Il gusto è saporito ma non sapido; la sua architettura palatale vive di equilibri tra l’acidità dell’agrume e le dolcezze in circolo: quelle dell’arancia stessa, quelle della “romana”, quelle (di natura anche grassa) del formaggio; la sua struttura materiale è leggera; la sua aromaticità, spiccata, include temi prioritariamente erbacei (la lattuga, di nuovo) e agrumati (ovvio apporto, ancora una volta, dell’arancia). Un profilo organolettico al quale viene istintivo “dare in matrimonio” una birra essa stessa “atletica” nel suo temperamento: come la “Gassa d’amante”, la nostra Golden Ale da 4.5 gradi alcolici.
Provarla in abbinamento con questa insalata invernale lascerà gradevolmente stupiti. Perché i profumi della pinta (erba tagliata, fiori di delicata citricità, come il tiglio) riprendono quelli del piatto; perché la corporatura leggera della bevuta rispetta quella del “boccone”; perché il suo finale amaricante, peraltro già lieve, non produce attriti con l’acidità della pietanza, in quanto risulta attutito al massimo dalla massa lipidica della mozzarella; mentre quest’ultima viene gestita e diluita a dovere dalla sorsata, grazie alla combinazione tra la sua (pur modesta) dotazione etilica e la sua bollicina (invece decisamente arzilla).
Insalata d’inverno e Gassa d’amante: la (duplice) leggerezza al potere…