Stili birrari americani: più che un semplice repertorio di tipologie, una vera e propria epopea familiare. Perché davvero, con la rivoluzione artigianale sviluppatasi negli Usa a partire dagli anni Settanta, i produttori a stelle e strisce hanno imboccato una strada – quella dettata dalla prassi di applicare, ai tradizionali profili brassicoli europei (e in particolare britannici), i nuovi luppoli sfornati dai laboratori agronomici d’oltreoceano (ovvero Cascade, Columbus, Centennial e via discendendo, con i loro inediti apporti aromatici) – che ha dato origine a un’autonoma genealogia, appunto, di stili. Tutti quanti accomunati dalle specificità di quei luppoli appena citati: una netta accelerata sul pedale dell’amaro e una, altrettanto decisa, su quello dei profumi, questi ultimi tipicamente segnati da dominanti agrumate, resinose e fruttato-esotiche.
Così, come abbiamo avuto modo di evidenziare a proposito di nostre altre etichette, dalla English Pale Ale sarebbe nata la American Pale Ale (alias APA); dalla English IPA (sigla che sta India Pale Ale) sarebbe derivata la American IPA o Aipa; e da quest’ultima, poi, sarebbe discesa un’ulteriore numerosa progenie di variazioni sul tema.
Una di tali variazioni è quella che prende il nome di Double Ipa o Imperial Ipa; e che, come suggerisce la sua classificazione, rappresenta un’edizione muscolare della stessa Aipa.
Nello specifico questa muscolarità interessa quattro parametri sensoriali: la gradazione alcolica (che, statisticamente, sale alla fascia 7.5-10, contro i 5.5-7.5 della genitrice); la spinta olfattiva; il carico di amaro (le cui unità, o IBU, si attestano tra le 60 e le 120, contro un massimo, solitamente, di 70 nelle Aipa); e anche la corporeità, data da zuccheri non fermentabili il cui ruolo, non di rado, maschera, in percezione, la stessa rilevazione dell’incremento amaricante.
La prima Double Ipa ha visto la luce nel 1994 a Temècula, città della California sudorientale, nella contea di Riverside, dove, nel 1994, l’impianto della Blind Pig Brewery (marchio attivo fino al 1998), sfornava la Inaugural Ale, matriarca del nuovo filone tipologico. Ecco perché Il Forte ha voluto battezzare la propria interpretazione di questo canovaccio appunto con il nome di Greetings from Temècula: una birra dal luminoso colore ambrato pieno; dai profumi freschi (erba tagliata, fiori di zagara e bosso, scorza di pompelmo) e insieme caldi (pasta frolla, caramello, ananas e pesca sotto spirito); dalla bevuta fluida e agevole, a dispetto dei suoi 7.7 gradi… E perciò pericolosamente facile. Molto pericolosamente!